Annuario TV

Annuario della TV

News

Disponibile la nuova edizione dello studio a cura di CRTV “Canali TV in Italia”

L’Ufficio Studi e Ricerche di Confindustria Radio Televisioni ha recentemente pubblicato la nuova edizione dello studio “Canali TV in Italia”. La ricerca offre una fotografia aggiornata del sistema audiovisivo nazionale, sia in termini di broadcasting che di streaming. Nel rapporto viene inoltre tratteggiato il quadro evolutivo dell’offerta di canali TV in Italia nel periodo 2012-2023 e si illustrano le principali innovazioni tecnologiche che stanno ridisegnando il settore televisivo domestico. Il report completo è disponibile al seguente link:

Regno Unito: pubblicato il nuovo rapporto di OFCOM sul futuro della distribuzione televisiva

L’OFCOM, l’ente regolatore del mercato delle telecomunicazioni nel Regno Unito, ha recentemente pubblicato il rapporto “Future of TV Distribution”. Nel documento vengono presentati i risultati di uno studio commissionato dal governo britannico per valutare lo stato di salute del digitale terrestre e i suoi possibili sviluppi in uno scenario audiovisivo sempre più orientato verso l’online. Secondo il report, il calo progressivo della fruizione lineare e l’incertezza dei broadcaster (il cui modello distributivo è oggi ibrido fra tv e rete) circa la sostenibilità economica della trasmissione televisiva tradizionale per via di costi operativi in crescita rappresentano alcune delle principali sfide che la tv via etere dovrà affrontare nei prossimi anni. Per continuare a garantire l’accesso universale ai contenuti televisivi in un mercato in continua evoluzione, l’Ofcom propone tre possibili direzioni per il futuro: mettere in campo degli investimenti per rendere più efficiente la trasmissione del segnale del digitale terrestre; trasformare il digitale terrestre in un servizio con un numero limitato di canali di servizio pubblico; pianificare una campagna che agevoli la transizione degli spettatori verso il consumo televisivo via internet con l’obiettivo a lungo termine di disattivare il DTT favorendo inoltre l’inclusione digitale. Il report pubblicato il 9 maggio è disponibile al seguente link: https://www.ofcom.org.uk/__data/assets/pdf_file/0024/285018/Future-of-TV-Distribution-Report-to-Government.pdf

L’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo pubblica il nuovo report “SVOD Usage in the European Union”

L’Osservatorio europeo dell’audiovisivo ha diffuso il rapporto “SVOD Usage in the European Union”, incentrato sull’analisi delle preferenze di visione degli utenti SVOD nell’Unione Europea. Lo studio si basa sui dati raccolti da Goldmedia attraverso una serie di sondaggi condotti tra settembre 2022 e settembre 2023 in nove stati membri dell’UE: Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Spagna e Svezia. Si riportano di seguito alcune delle principali evidenze contenute nel report, disponibile nella sua versione integrale al link in fondo all’articolo: Fonte: “SVOD Usage in the European Union”, European Audiovisual Observatory Clicca qui per accedere al report

Europa Occidentale: OTT verso i 48 miliardi di dollari di ricavi entro il 2029

Il futuro dell’intrattenimento in Europa occidentale sembra orientato verso i servizi OTT. Il mercato degli operatori over-the-top risulta in forte espansione nella regione e si prevede che raggiungerà i 48 miliardi di dollari entro il 2029, con un aumento del 55% rispetto ai 31 miliardi del 2023. È quanto previsto dalla ricerca effettuata da Digital TV Research, azienda specializzata nello studio e nell’analisi del settore audiovisivo a livello mondiale.  Le proiezioni di Digital TV Research suggeriscono che saranno Regno Unito, Germania, Francia e Italia a trainare il mercato, con stime che indicano che il Regno Unito contribuirà con 10 miliardi di dollari e l’Italia con 5 miliardi entro il 2029. Sia il segmento SVOD che quello AVOD contribuiranno alla crescita, ma si prevede che sarà lo SVOD a generare la quota più consistente di fatturato. Netflix continuerà a dominare il mercato con un fatturato stimato di $10,7 miliardi entro il 2029, seguito da Disney+ a $4,9 miliardi. La Pay TV continuerà invece a perdere quote di mercato, con un calo degli abbonati previsto a 93 milioni entro il 2029. Tuttavia, la sua penetrazione rimarrà significativa (53%). Fonte: https://www.digitaltveurope.com/2024/03/18/western-europes-ott-revenue-to-rise-to-48bn-by-2029/

Omdia: cala lo “SVOD stacking” in favore di contenuti gratuiti

Dopo oltre cinque anni di crescita, il fenomeno dello stacking di servizi SVOD, ovvero la tendenza a sottoscrivere più di un abbonamento, inizia a mostrare un rallentamento. Un nuovo studio di Omdia di novembre 2023 rivela infatti che in alcuni dei principali mercati internazionali il numero di abbonamenti per famiglia è per la prima volta in calo. Contemporaneamente, si osserva un aumento nell’utilizzo delle piattaforme gratuite: negli Stati Uniti YouTube è il servizio video più diffuso, mentre piattaforme social come TikTok e Instagram, insieme ai servizi FAST come Tubi e Roku Channel, stanno guadagnando sempre più terreno. Anche nel panorama europeo YouTube è la piattaforma più popolare, ma tra le preferenze di visione i canali free-to-air e le piattaforme BVOD degli editori televisivi continuano a essere centrali. L’articolo di Omdia è consultabile al seguente link: https://omdia.tech.informa.com/pr/2024/mar/omdia-youtube-tops-most-popular-video-services-as-free-viewing-increases-lead-over-svod

Stati Uniti: la produzione scripted si contrae

Secondo un’analisi condotta dall’istituto di ricerca britannico Ampere Analysis, l’offerta di contenuto scripted statunitense è diminuita nel 2023, scendendo da 633 stagioni nel periodo 2021-2022 a 481 nel 2023. La contrazione dei volumi è stata ancora più evidente se si considera il numero di nuove stagioni commissionate, che nel 2023 sono calate di circa il 37% rispetto all’anno precedente passando da 661 a 418. Tra le ragioni di questo significativo calo, che vede al centro gli attori SVOD, vengono individuati non solo gli scioperi che hanno segnato la seconda metà del 2023, ma anche la maggiore attenzione verso il prodotto internazionale rispetto a quello statunitense nell’ambito del commissioning delle grandi piattaforme. Al seguente link è possibile leggere l’analisi realizzata da Ampere Analysis: https://www.ampereanalysis.com/insight/is-peak-tv-over-after-us-scripted-releases-fell-in-2023

Regno Unito: SVOD in calo

Secondo l’ultima rilevazione del JIC britannico Barb relativa al quarto trimestre 2023, il tasso di penetrazione dei servizi SVOD nel Regno Unito ha registrato un calo. Il numero di famiglie britanniche che hanno usufruito di almeno un servizio di streaming su abbonamento è sceso a 18,8 milioni, pari al 65% della popolazione, rispetto ai 19,3 milioni registrati nel terzo trimestre 2023. Secondo l’analisi pubblicata da The Media Leader, il plateau raggiunto dai tassi di crescita della base abbonati dei servizi a pagamento in UK è attribuibile principalmente alla qualità dell’offerta gratuita dei broadcaster e alla crescente propensione degli utenti a disattivare e riattivare i servizi a seconda delle proprie esigenze e preferenze di visione. L’articolo di The Media Leader è consultabile al seguente link: https://the-media-leader.com/from-good-free-content-to-toggle-behaviour-behind-the-uks-svod-decline/

Francia: la misurazione del consumo TV si evolve

A partire dal 1° gennaio 2024, Médiamétrie ha introdotto un aggiornamento significativo nel sistema di rilevazione degli ascolti TV, estendendo la misurazione del consumo televisivo digitale anche ai dispositivi connessi all’interno delle case (smart tv, smartphone, tablet e pc). Inoltre, il JIC francese ha iniziato a misurare la fruizione televisiva in streaming sugli schermi connessi presenti nelle abitazioni prive di televisori. Al seguente link è possibile leggere il comunicato di Médiamétrie che approfondisce i cambiamenti introdotti: https://www.mediametrie.fr/en/television-audience-measurement-transforming

Pubblicato il report “Communications, media and internet concentration in Italy, 2019-2021”

Il report “Communications, media and internet concentration in Italy, 2019-2021”, sviluppato dal team di ricerca italiano del GMICP – Global Media & Internet Concentration Project, sotto la guida del Professor Massimo Scaglioni, analizza le tendenze dei ricavi e della concentrazione nelle industrie mediali italiane nel periodo compreso tra il 2019 e il 2021. Le principali evidenze del report includono: – Nel 2021 il valore della network media economy italiana si è attestato a 47,385 miliardi di euro, con una diminuzione del 3,5% rispetto al 2019 a causa della flessione dei media tradizionali, contrastata dalla crescita dell’industria digitale. – Il settore della telefonia mobile rimane il più grande, ma aumenta l’influenza delle principali aziende del settore GAFAM e di Netflix. – L’economia dei media italiana, sebbene concentrata, sta gradualmente internazionalizzandosi, rispecchiando le principali tendenze in atto a livello globale. La versione integrale del report in lingua inglese è scaricabile al seguente indirizzo: https://gmicp.org/communications-media-and-internet-concentration-in-italy-2019-2021/

Netflix amplia la reportistica fornita al mercato

Netflix ha appena annunciato che rilascerà semestralmente i dati di ore viste di film e serie a livello globale, il report denominato “What We Watched: A Netflix Engagement Report” affiancherà i report “Top 10” e “Most Popular” già rilasciati a livello settimanale.