La settantacinquesima edizione del Festival di Sanremo si è chiusa con numeri che non solo cementano, una volta di più, lo status della manifestazione come principale evento mediale nazionale, ma palesano anche la capacità adattiva del Festival rispetto alle mutevoli abitudini di consumo audiovisivo del pubblico italiano. Dopo il quinquennio segnato dalla direzione artistica e dalla conduzione di Amadeus, capace di trainare il Festival ad alcuni dei dati d’ascolto più elevati dagli anni Novanta, il mandato di Carlo Conti – già alla guida della manifestazione tra 2015 e 2017 – era di mantenere la presa sul rinnovato interesse del pubblico per Sanremo, nel frattempo fuoriuscito dai confini dello schermo televisivo tradizionale e giunto a presidiare anche i device mobili, tanto sull’app di RaiPlay, quanto sulle piattaforme social. Proprio tenendo conto dei differenti canali distributivi su cui si declina, ormai, il prodotto televisivo è possibile fornire un bilancio esaustivo della manifestazione – peraltro caratterizzata, sul piano della misurazione, dalla presenza del nuovo standard di Total Audience Auditel, in vigore da dicembre 2024 – ponendo l’attenzione, al contempo, su alcune tendenze relative all’evoluzione del pubblico del Festival nel tempo. I dati di Total Audience Applicando all’edizione del 2024 l’attuale criterio di misurazione degli ascolti – che include, secondo lo standard di programma, non solo il dato live + vosdal da televisione, ma anche l’apporto degli small screen – il Festival condotto da Carlo Conti risulta prevalere rispetto al precedente Sanremo sia in termini di AMR, sia di share. Cumulando i risultati delle cinque serate, l’edizione 2025 si attesta infatti a 12,5 milioni di ascolto medio contro gli 11,7 milioni del 2024, per una crescita del 6%; a livello di share, il confronto tra le due annualità vede il Festival appena concluso crescere di quasi un punto percentuale sul 2024, 67,1% contro 66,2%. Il raffronto tra le due edizioni si fa tuttavia più interessante prendendo in considerazione le performance delle singole serate, caratterizzate da un costante vantaggio di Sanremo 2025, interrottosi piuttosto bruscamente solo con la finale. Più nel dettaglio, la prima, la seconda e la quarta serata dell’edizione 75 si posizionano al di sopra del summenzionato vantaggio del 6% medio sul 2024 e anche la terza serata – in tutte le metriche la più debole del Festival – registra un +4% sull’ultimo Sanremo condotto da Amadeus. La serata conclusiva, invece, segna una chiara battuta d’arresto, perdendo l’8% sul 2024 in termini di AMR, corrispondente a oltre un milione di telespettatori, dai 14,6 del 2024 (includendo un apporto di circa 300,000 small screen) ai 13,4 del 2025. Al netto di questa flessione rispetto al 2024, anche quest’anno la serata finale si è comunque confermata la più seguita dell’edizione – come accaduto in 26 dei 39 Festival rilevati da Auditel e ininterrottamente dal 2012 – sia in termini di ascolto, sia sul piano della share, che è risultata pari al 73,1%, raggiungendo un picco dell’87,3% durante la proclamazione del vincitore. L’evoluzione del pubblico di Sanremo Per quel che concerne la composizione del pubblico del Festival nel 2025 è importante sottolineare, in primo luogo, un elemento di continuità con l’annata precedente, che risulta perfettamente allineato alle tendenze demografiche già osservate, negli ultimi anni, all’interno della platea televisiva e della società italiana in senso lato. Si nota, infatti, che il segmento di pubblico con almeno 45 anni di età contribuisce per il 65% all’ascolto medio del Festival, un dato pressoché analogo a quello registrato nel 2024; allo stesso modo, rimane stabile l’età media degli spettatori, che si attesta a 52 anni, a fronte di un’età media italiana giunta ormai a poco meno di 49 anni. Vale la pena osservare, però, che sebbene le fasce di pubblico adulto risultino le più nutrite in valore assoluto, in termini di incremento percentuale l’AMR ha registrato tra i giovani la crescita più marcata rispetto al 2024. In particolare, la variazione più sensibile ha riguardato i bambini di età tra i 4 e i 7 anni (+31%), seguiti dal segmento 8-14 (+14%) e 15-24 (+12%), mentre la fascia 25-34 risulta l’unica segnata da una contrazione rispetto all’edizione precedente (-9%). Queste evidenze trovano conferma anche considerando i dati di share rapportati all’edizione 74, che palesano un particolare dinamismo tra i bambini tra i 4 e i 7, cui si oppone una lieve contrazione nei segmenti 25-34 (-1,6%) e 65+ (-0,5%). Sempre in relazione al dato di share, è opportuno sottolineare ulteriormente la rilevanza del pubblico giovane, che sebbene non quantitativamente maggioritario registra i valori più elevati: proprio come nel 2024, la fascia 15-24 ottiene la share più elevata sulle cinque serate, con una media dell’84% e un picco dell’88% nella finale. È di poco inferiore – come nell’edizione precedente – il dato dei ragazzi tra gli 8 e i 14 anni, con una share media giunta all’80%. Al polo opposto, anche in questo caso in linea con l’edizione precedente, si posiziona la coorte anagrafica più numerosa, quella degli over 65, la cui share media si ferma appena sotto il 60%. Il ruolo dei device connessi in diretta Come anticipato, il nuovo standard di Total Audience sviluppato da Auditel tiene conto dell’apporto degli small screen e di tutti i dispositivi connessi, che vanno a sommarsi – in forma individualizzata – agli ascolti televisivi tradizionali. Nel 2024 le cinque serate del festival avevano registrato una media di circa 300,000 spettatori connessi in diretta tramite pc, tablet o smartphone: nel 2025 il dato cresce del 24%, arrivando a quota 376,000 spettatori e contribuendo per il 3,1% degli ascolti complessivi – con un picco del 3,4% nella serata conclusiva – per una media di 568,000 device connessi nel minuto medio (comprensivi delle connected tv). Per avere una misura della crescita del consumo televisivo da schermi connessi negli ultimi anni si tenga presente che al termine di Sanremo 2022 il dato complessivo di AMR-D risultava ancora di poco superiore ai 220,000 dispositivi. Complessivamente, nell’arco delle cinque serate, i device connessi hanno erogato un totale di quasi 17 milioni di legitimate streams per i contenuti in diretta …
Sanremo 2025: bilancio di un successo Leggi altro »