Il televisore come nuova porta d’accesso al ricco tesoro composto d’offerte lineari e in streaming e al variegato universo di audiovisivi che corrono in Rete. Non, dunque, il vecchio terminale della sola offerta del broadcasting, ma la Smart TV che costruisce un nuovo ambiente nel quale lo spettatore si muove con sempre maggiore familiarità e semplicità. Il dato più rilevante che emerge dalla Ricerca di Base realizzata da Ipsos per Auditel, ripreso e analizzato anche nei diversi Rapporti Auditel Censis, è senza dubbio la crescita della presenza delle Smart TV nelle abitazioni. Le TV connesse in Rete crescono sia in termini assoluti sia in percentuale rispetto al numero degli schermi. Al termine di questa annualità 2021-22 (in particolare, il dato è aggiornato all’estate del 2022), infatti, sono 17.148.000 le televisioni Smart o connesse con dispositivi esterni presenti in Italia. Il dato è fortemente in crescita, anche se confrontato con quello del 2021 (si cfr. Quarto Rapporto Auditel Censis), quando le connected TV erano 15,3 milioni. Le case degli italiani sono sature di schermi, e molti di questi, connessi alla Rete, consentono di navigare e di accedere a contenuti audiovisivi. In questa annualità, se ne contano infatti, 118,6 milioni. Il dato delle Smart TV è quello che vede la crescita più consistente, con un totale televisori che resta sostanzialmente stabile (quasi 43 milioni). Se il numero di computer fissi o portatili connessi in Rete nelle abitazioni rimane pressoché invariato, decresce invece il dato degli Smartphone (47,5 milioni), che restano però gli schermi più diffusi in assoluto fra gli italiani. La crescita delle connected TV è certamente il segno più evidente dell’anno: con l’avvicinarsi del cosiddetto “secondo switch off”, previsto dalla legge nazionale per il 2023, il ricambio di device porta progressivamente alla crescita del numero di famiglie che possono accedere ai diversi contenuti di una Smart TV (canali tv tradizionali, piattaforme di streaming, app e contenuti in Rete), con una conseguente trasformazione anche delle pratiche e delle abitudini di fruizione.
La Ricerca di Base Auditel costituisce un asset strategico e di grande rilevanza, giacché ha il compito di scattare una fotografia estremamente nitida della società italiana al fine di riprodurre un panel costantemente rappresentativo della popolazione. Essa si articola su tre elementi. Il primo è accertare – attraverso 41.000 interviste dirette face-to-face – la reale fisionomia delle famiglie, temperando e neutralizzando tutti gli effetti anagrafici e fiscali con cui esse sono spesso rappresentate. Il secondo mira a fotografare la società italiana in tutte le sue dimensioni, socio-demografiche, psico-grafiche, socioculturali, comportamentali. Infine, la Ricerca di Base costituisce anche il naturale serbatoio da cui attingere le potenziali famiglie-campione del panel Auditel, che viene costantemente rinnovato.