L’annualità 2020-21 si caratterizza in particolare per la crescita dei consumi on demand di contenuti interi, laddove l’inizio dell’emergenza sanitaria (primo “lockdown”, marzo 2020) aveva evidenziato una forte crescita del cosiddetto “contenuto clippizzato” (clip, o part of original content). Su entrambi gli aspetti, l’incidenza della pandemia è evidente: nella prima fase di emergenza sanitaria la ricerca di contenuti informativi “riconfezionati” e distribuiti in rete è un fenomeno importante; con l’inizio della nuova stagione e la “nuova normalità” di convivenza con virus, gli italiani hanno ampliato le loro pratiche di consumi di contenuto intero, con particolare riferimento all’impiego di smart tv. Tutte queste tendenze possono essere verificate mettendo a confronto l’andamento mese per mese dei consumi della total audience suddivisi per forma del contenuto: puntate o episodi interi (full content), clip ed extra (extra content). Il periodo di maggior crescita del consumo di contenuto intero è prevedibilmente la cosiddetta “garanzia d’autunno”, quando l’offerta editoriale delle reti è più ricca, e al netto di un lieve “ritardo” dato dal consumo on demand, che avviene nei giorni successivi alla messa in onda televisiva. La combinazione di eventi informativi “coperti” dalla tv e prodotti (soprattutto di intrattenimento) capaci di creare interesse e fruizione non lineare porta ai picchi dei mesi novembre e dicembre 2020. Il consumo di contenuti interi prosegue poi in modo sostenuto nei mesi della “garanzia primaverile”, e rallenta con la fine della stagione. L’annualità delle clip inizia piuttosto bene nel periodo autunnale (per la medesima combinazione di eventi informativi e prodotti d’intrattenimento), per poi calare con l’inizio del 2021 (ma il confronto con l’anno precedente, quando la pandemia inizia, è poco indicativo, per l’eccezionalità dei mesi marzo-aprile 2020). Anche il consumo di contenuti extra si presenta meno rilevante nel 2021 rispetto al 2020, e testimonia di una maggiore difficoltà di editori e produttori a sviluppare prodotti “ancillari”. È interessante osservare che il consumo di contenuti interi mostra una tendenza in crescita lungo tutta l’annualità 2020-21 se si considera il tempo speso (TTS), a ulteriore conferma di una trasformazione radicata nelle abitudini di fruizione degli italiani, sempre più propensi ad adottare lo streaming anche per prodotti di media o lunga durata.