Anche sui social La7 si è costruita negli anni il suo chiaro posizionamento di punto di riferimento per il dibattito e l’approfondimento politico. Le vicende sempre convulse della politica italiana hanno aiutato senz’altro ad alimentare le conversazioni sui social e le conversazioni sono state spesso guidate dai programmi trasmessi dall’emittente del gruppo Cairo. Interessante la presenza, tra i primi programmi, di titoli che parlano a pubblici diversi pur occupandosi di cronaca e attualità. Al primo posto tra i programmi di La7 troviamo Propaganda Live. Il programma ideato e animato da Diego Bianchi ha già nella sua struttura narrativa un forte legame con i social (la Social Top Ten è una colonna portante del programma), ma oltre a raccontare la realtà attraverso i tweet è diventato esso stesso un punto di riferimento per raccontare la realtà politica e sociale. Twitter è il social più utilizzato dal pubblico di Propaganda Live. In crescita Instagram che è stato utilizzato più intensamente a partire dalla scorsa stagione televisiva. Al secondo posto Non è l’Arena, programma di approfondimento guidato da Giletti con stile, contenuti e pubblico di riferimento molto diversi rispetto a Propaganda Live. Ed infatti anche i social più affini sono diversi. Facebook in questo caso è il più utilizzato dal pubblico seguito a grande distanza da Twitter e Instagram. Interessante trovare al terzo posto L’aria che tira. Il programma va infatti in onda di mattina, in una fascia quindi non ideale per attirare un grande pubblico, ma evidentemente il lavoro della redazione sui digital ha dato i suoi frutti, in particolare, su Twitter. Al quarto posto troviamo Piazzapulita; il programma di Corrado Formigli è molto attivo in particolare su Facebook e Twitter. Marginale l’apporto di Instagram. Otto e mezzo si colloca al quinto posto; la striscia quotidiana di Lilli Gruber utilizza principalmente Twitter e Facebook per la promozione di ospiti e contenuti ed è su questi due canali social che si sviluppano le conversazioni social.