Nel corso della stagione televisiva 2020-21 sono state tracciate 1,2 miliardi di interazioni sui social network relative a tutti i contenuti trasmessi dalle emittenti e dagli operatori di streaming rilevati. Rispetto alla precedente stagione la crescita è stata del +54%. Il fenomeno social tv manifestava già da anni una chiara tendenza di crescita come tutti i fenomeni legati al digitale, il lockdown ha impresso un’ulteriore accelerazione alla crescita. Il dato interessante è che la tendenza è rimasta costante anche nei periodi successivi al primo ed al secondo lockdown. Il grafico per mese descrive una crescita costantemente tra il +40% e il +90% rispetto allo stesso mese della stagione precedente. Unico mese stabile è febbraio. Questo dato è dovuto al fatto che il Festival di Sanremo in questa stagione televisiva si è tenuto a marzo e non a febbraio. Le emittenti free-to-air, grazie in particolare alla programmazione di grandi eventi e show live, generano oltre la metà delle interazioni rilevate (54%). Segue la pay tv che, grazie in particolare allo sport ed alcuni Talent, genera il 37% delle interazioni. Le piattaforme di streaming infine pesano l’8,8% sul totale della social tv, trainate da alcune serie di grande successo e sempre più spesso da produzioni originali. Sempre in tema di piattaforme di distribuzione è molto interessante notare il trend di crescita rispetto allo scorso anno. Sono le emittenti tradizionali a crescere di più (+83%) a dimostrazione che l’offerta free può e deve essere valorizzata anche sui social network e che la pandemia ha impresso una accelerazione in questo senso (non tanto sulla domanda quanto sulla offerta). Crescita solida anche per le pay tv (+31%) e piattaforme di streaming +25%).